Consiste nell’uso di tecniche manuali con l’obiettivo di correggere i complessi di sublussazione vertebrale. Tali correzioni vengono eseguite in punti precisi, ad un angolo specifico, con una velocità e una pressione specifica.
In diversi articoli, si sono osservati i benefici che la chiropratica può portare alla rigidità e alla diminuzione del range di movimento della colonna vertebrale, migliorando la flessibilità della colonna e riducendo la tensione muscolare1.
Normalmente, tali manipolazioni non hanno effetti collaterali. Tuttavia, a volte, i pazienti possono provare dolore e affaticamento come risultato del rilascio dei nervi che possono essere stati compressi.
Il laser si caratterizza per essere di aiuto nella riduzione del dolore, agendo su diversi meccanismi per ottenere questo effetto analgesico2,3,4 (sono disponibili maggiori informazioni per situazioni di dolore di natura clinica). Inoltre, è di aiuto nel controllare il processo infiammatorio5 e può essere utile in combinazione con le terapie manuali nei casi in cui tali processi correttivi possano causare infiammazione (sono disponibili maggiori informazioni per situazioni cliniche di infiammazione).
Visti gli effetti delle terapie manuali e dei laser, la loro combinazione può essere molto utile. Questa è stata la conclusione a cui sono giunti Haussler et al., nel 2019, dopo aver studiato gli effetti congiunti della chiropratica e della terapia laser nei cavalli da competizione, tramite il trattamento del dolore alla schiena. Alla fine dello studio hanno concluso che la combinazione di questo agente fisico insieme alla chiropratica è stata utile per questi pazienti, raccomandando un trattamento multimodale nella medicina dello sport.
Anche se sono necessari ulteriori studi, gli effetti complessivi di entrambe le terapie, la loro combinazione può essere benefica, rendendole un’importante opzione terapeutica.
DoctorVet, viste le sue caratteristiche, diventa un’opzione terapeutica in combinazione con le terapie manuali, potenziando gli effetti di queste terapie grazie al suo manipolo per massaggio, tramite un utilizzo in modalità a contatto e con la tecnica a scansione. In caso di patologie croniche in cui è necessario uno stimolo maggiore per creare l’effetto di fotobiomodulazione, si raccomanda, a seconda delle condizioni del tessuto, di aumentare il dosaggio del 25-50%. Il programma di trattamento sarà inizialmente 2-3 volte alla settimana fino a quando saranno riscontrabili gli effetti della fotobiomodulazione, in seguito le sessioni potranno essere più distanziate.
Pertanto, la combinazione di terapie manuali con terapia laser diventa un’opzione terapeutica da prendere in considerazione.
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