Per quanto riguarda l’otite nei conigli, diversi agenti possono essere coinvolti nel processo, come Encephalitizoon cuniculi, Pasteurella multocida, sebbene possano essere coinvolti anche altri, come Staphylococcus, Malasezzia, Escherichia coli e Streptococcus. L’acaro più comune è Psoroptes cuniculi (più comune nelle fattorie e nei gruppi)1,2.
È stato dimostrato che esiste una maggiore predisposizione a seconda della razza di coniglio, visto che razze dalle orecchie abbassate presentano una maggiore incidenza, come il Belier3.
L’origine di questa infezione può variare e può avvenire attraverso il contatto diretto con altri soggetti o come conseguenza della migrazione dei batteri dalla faringe o dal naso, attraverso la tuba di Eustachio e la successiva colonizzazione dell’orecchio medio. Con la rottura del timpano, può avvenire la colonizzazione dell’orecchio interno4.
A seconda del grado di coinvolgimento e degli agenti patogeni coinvolti, i pazienti possono mostrare una sintomatologia diversa, presentando dolore, croste del canale uditivo esterno e della superficie del padiglione, insieme a segni neurologici come nistagmo, dondolio e movimenti di maneggio (circling)4.
Si deve fare una diagnosi corretta dei microrganismi coinvolti, oltre a conoscerne l’origine, effettuando un esame corretto, nel caso in cui l’origine provenga da una rinite o da un problema dentale. Questa diagnosi può essere fatta con l’estrazione del campione e l’osservazione microscopica diretta, mentre altre volte possono essere necessarie TAC e colture.
Il trattamento dipende dai patogeni coinvolti nell’otite, e può richiedere l’uso di antibiotici topici e/o sistemici specifici per il microrganismo che colpisce il paziente, così come l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei.
La terapia laser ha dimostrato essere utile come antimicrobico5,6. Inoltre, può anche aiutare a ridurre il dolore e il prurito in questi pazienti controllando l’infiammazione con la terapia laser7. Molti degli studi di laboratorio, nonostante le condizioni controllate, sono eseguiti in piccoli mammiferi, dimostrando i benefici della terapia laser in tali specie.
DoctorVet dispone di protocolli specifici per piccoli mammiferi, in questo caso si raccomanda il protocollo di trattamento per infiammazione e infezione. Nel caso in cui il paziente presenti dolore, i due protocolli menzionati sopra possono essere combinati con il protocollo generale del dolore. I manipoli consigliati sono spot e zoom, con ingresso del manipolo spot nel canale. Mentre il manipolo zoom segue il condotto in modalità contatto e con tecnica di applicazione a scansione. Si raccomanda un programma di trattamento, 2-3 volte/settimana fino alla risoluzione del problema.
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