Le enteropatie croniche comprendono un gruppo di patologie con sintomi gastrointestinali persistenti. Per una corretta gestione terapeutica, è necessario includere diversi fattori nella diagnosi. I fattori che possono essere presenti includono fattori genetici, ambientali, dietetici e immunitari1.
In medicina veterinaria, i fattori genetici non sono noti come nell’uomo, ma esistono razze come il Pastore Tedesco o il Boxer, con alterazioni nella propria risposta naturale ai batteri intestinali. Inoltre, esistono enteropatie a carattere ereditario, come la carenza congenita di cobalamina nello Shar Pei1. L’alterazione della flora intestinale può innescare una risposta infiammatoria cronica. Esistono anche intolleranze alimentari che scatenano queste enteropatie2.
I sintomi di solito includono diarrea di consistenza variabile, perdita di peso e/o possibili dolori addominali alla palpazione.
È importante fare una corretta differenziazione in fase diagnosi, escludendo l’insufficienza pancreatica esocrina e altri problemi metabolici e/o endocrini. A questo scopo sono importanti l’anamnesi, la storia clinica del paziente, l’esame obiettivo, gli esami di diagnostica per immagini, l’analisi delle feci, la parte ematologica, la biochimica e l’istopatologia3.
Il trattamento varia a seconda della diagnosi di queste enteropatie. La gestione della dieta è importante, poiché il 50% dei pazienti risponde alla dieta1. A seconda del problema, possono essere necessari antibiotici, trattamento con corticosteroidi o altri immunosoppressori, o se necessario in combinazione. Altre opzioni terapeutiche, a seconda dell’origine della patologia, possono includere l’integrazione di cobalamina e prebiotici4.
Vedere per credere!
Prenota una dimostrazione ora e scopri come funziona DoctorVet!
DoctorVet dispone di diversi protocolli che possono aiutare nel trattamento di queste diarree. La diagnosi è essenziale per stabilire il protocollo corretto. In questi casi può essere necessaria una combinazione di infiammazione e/o protocolli antimicrobici.
Se il paziente lo tollera, la tipologia di manipolo più consigliata è quella per massaggio a contatto con tecnica a scorrimento sull’area addominale che copre le anse intestinali.
Nel caso in cui il paziente non tolleri la modalità a contatto, si consiglia di utilizzare il manipolo a scansione in modalità senza contatto, mantenendo la stessa tecnica di trattamento.
Il programma di trattamento in fase iniziale è di 2-3 sedute a settimana, da distanziare progressivamente fino a una volta quando si iniziano a osservare gli effetti della fotobiomodulazione.
Via dell’Impresa, 1
36040 Brendola (VI)
P. IVA 02558810244
C.R. VI 240226
© Copyright 2016-2021 LAMBDA S.p.A. | Privacy Policy